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È GIUSTO IL DIVERTIMENTO ESTIVO?

  • Immagine del redattore: lo spazio scomodo
    lo spazio scomodo
  • 18 ott 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Appena si finisce la scuola arriva il momento di ribellione: sole, mare, pasta fredda e magari, se ci si riesce, qualche piccola avventura estiva. Ma siamo sicuri che queste avventure siano corrette, ma molto più importante, che si fa a settembre se non riusciamo a dimenticarci quell’”avventura”?!


di Davide Tumini


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In una vuota serata estiva, con il venticello proveniente dalla finestra che mi rinfresca mi è venuta in mente una domanda che non credo abbia una vera e propria risposta e che ci potrebbe portare ad una ramificazione infinita di idee contrastanti: esiste il divertimento estivo? Ma soprattutto, è giusto?



No. Per divertimento non intendo l’andare al mare con gli amici o fare il bagno di notte, intendo trovare quel* ragazz* con cui fare qualche esperienza, ancora meglio se quest’ ultim* viene da fuori e si trova in vacanza, così sarà poi più facile scollarsel* da dosso il primo di settembre, come se settembre fosse una deadline che se non viene rispettata porta al contratto nuziale. Per molti però questa storia delle “avventure estive” potrebbe veramente diventare un’ossessione, una carta da giocare per essere un* dei “cool kids”. In alcuni casi la scusa del divertimento viene usata da qualche volpe, ormai un po’ invecchiata sinceramente, per nascondere i veri sentimenti: quante volte ho sentito dire da amici “ma va, è solo per divertirmi, mica mi piace” e poi erano cotti fino al midollo di quella persona.




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So per certo che le idee possono essere diverse, ma credo fortemente che ognuno di noi abbia un punto debole: le attenzioni. Penso che ad ogni essere vivente piaccia ricevere attenzioni da altri, un abbraccio, anche un semplicissimo sguardo, ma pensare che in quel momento c’è qualcuno che non aspetta altro che parlare con noi o addirittura che vuole darci un bacio ci manda sulla luna. E io non riesco a credere che dopo due settimane, 3 mesi o quel che si voglia, di attenzioni, di occhi riservati solo a noi e di labbra che si incrociano non arriviamo a provare nulla per quella determinata persona? Possiamo essere sbruffoni quanto vogliamo, possiamo cercare di prendere in giro chiunque, ma vi assicuro che nessuno ci casca. Ma è normale, è il nostro corpo che per reazioni chimiche e robe del genere si lega ad un altro. Sicuramente questa avventura potrà anche solo rimanere estiva, ma non penso che ce ne dimenticheremo appena la campanella della prima ora suonerà il primo giorno di scuola.



Io credo che sia difficile dimenticarsene anche per il contesto: si sa, l’estate fa sembrare tutto più bello, quello che accade da giugno ad agosto sembra essere l’apocalisse. Ma oltre a questo, credo che a tutti noi piaccia associare un periodo della nostra vita ad un qualcosa che ha caratterizzato quel momento, e in alcuni casi quel qualcosa può sicuramente essere una persona che ci siamo limonati in spiaggia dopo il falò, o in una zona più nascosta del nostro paesino.

In conclusione, non voglio pensare che noi essere umani siamo capaci di attaccarci ad una persona che poi lasceremo andare con una facilità inaudita a fine stagione, tipo quelle ciabattine di cinque euro comprate al mare dopo che le tue fedeli infradito si sono rotte. E se tu che stai leggendo ci riesci, beh complimenti, riesci a vivere forse con più leggerezza!

 
 
 

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